Il cashmere: un materiale che fa la differenza
- Marta Colombo
- 28 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Caldo, morbido e leggero: i capi in cashmere sono da sempre un must-have della stagione invernale. Si tratta di una fibra tessile naturale che si ricava da una particolare specie di capra, Hyrcus, originaria delle regioni montuose dell’Asia che vive sugli altopiani tibetani, nella regione dell’Himalaya e in Mongolia, ma anche in Iran, Russia, Turchia e Afghanistan.
Rispondiamo ora alle domande più comuni in merito a questo materiale.
Perché il Cashmere è più costoso rispetto ad altri tipi di lana?
Perché viene ricavato da animali che vivono in particolare aree geografiche contraddistinte da altrettanto particolari condizioni climatiche. Il filato di cashmere costa oltre 150 euro al kg (senza mano d’opera). Questo significa che per realizzare un cardigan 100% Cashmere occorre il vello tosato di almeno 3 capre. Questa proporzione spiega il suo elevato costo.
Tutti i colori sono uguali o ci sono colori più pregiati di altri? I colori più pregiati del cashmere sono il bianco ed il light brown o comunque colori neutri e chiari. I colori scuri spesso nascondano imperfezioni della trama, ma la cosa che fa veramente la differenza è il tipo di colori utilizzati per tinteggiare le fibre grezze. Filipregiati fila e tratta la materia prima in Italia e tinge in fiocco con colori anallergici, la tecnica più raffinata di coloritura, per garantire il massimo della brillantezza e della durata ad ogni colore. Ogni fibra viene colorata con i colori base, quindi ogni colore nasce dalla miscelazione di quattro matasse di fibra. La tintura in fibra conferisce solidità al colore, costanza di coloritura e longevità al capo.
Come riconoscere il cashmere di qualità?
Il vero cashmere deve essere sempre composto da 2 fili ritorti: sull’etichetta dovete quindi trovare la scritta 2ply (non 1ply). L’alta qualità del cashmere è dovuta anche alla purezza del filato e alla sezione della fibra (tra i 14 e 18 micron), più è lunga e sottile la fibra tanto più pregiato sarà il cashmere che si ottiene.
Come si lavano i prodotti in cashmere?
Vi sveliamo i 4 passaggi fondamentali da mettere in atto.
1.Lavaggio a mano: fondamentale che non laviate mai il vostro maglione di cachemire in lavatrice, ma immergetelo in acqua leggermente tiepida unendo uno shampoo neutro delicato. Lasciate il prodotto in cachemire e a mollo per 20 minuti.
2.Non strizzate il capo: una volta trascorso il tempo di ammollo del maglione di cachemire, non va strizzato come fareste con qualsiasi altra maglia. Avvolgete il maglione di cachemire in un asciugamano e arrotolatelo delicatamente, in modo che inizi lentamente il procedimento di asciugatura. Lasciate il maglione di cachemire avvolto nell’asciugamano fino a quando quest’ultimo non avrà assorbito la maggior parte dell’acqua.
3.Come stenderlo: eliminate l’asciugamano e stendete un altro asciugamano asciutto sopra lo stendibiancheria in modo orizzontale; appoggiate sopra il prodotto di cachemire in modo che non abbia nessuna piega. Tenetelo lontano da fonti di calore.
4.Come stiralo ed eliminare i pallini: se avete steso bene, non ci sarà neppure bisogno di stirare, ma se per caso vi è scappata qualche piega, stirate con un panno tra il ferro da stiro e il prodotto. Fatelo senza vapore e con l’apposito programma per stirare la lana.
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